FOTOGRAFI

Romano Cagnoni


Cagnoni si afferma come fotografo negli anni 60, con immagini di grande valore pubblicate sui giornali più conosciuti al mondo(Times, Sunday Times, Newsweek, Life Magazine, etc): pagine intere di fotografie coraggiose, dove propone incontri visivi capaci di trasformare una notizia in esperienza indimenticabile, che sconvolge i lettori. Durante la sua carriera si è confrontato con alcuni dei principali movimenti di avanguardia artistica del XX secolo, ma è rimasto risolutamente fedele a un’unica visione creativa. Per oltre 50 anni il suo lavoro è all’avanguardia fotografica visuale e le nuove serie di lavori di oggi sono ancora in grado di trasmettere la sua energia e il suo inarrestabile bisogno di innovazione. Quello che accomuna tutte le sue fotografie, che siano a tema ambientale o ricche di oggetti e di situazioni, è la ricerca scultorea della natura. Il contenuto emotivo è intenso, espone sfaccettature della sua storia personale nella natìa Pietrasanta e nella tanto amata Carrara, che in contrasto con il suo temperamento universale, lo rendono più umano. “Memorie sovvertite”, la sua più recente raccolta fotografica, comprende paesaggi che ritraggono i cardini del ciclo della vita nella sua Versilia. Non si tratta semplicemente di una mostra, ma di una ricerca fotografica, che comprende una serie d’ immagini stampate a mano. Potrebbe quasi essere considerata come elemento sacro, composto di dittici e di un insieme di occasioni: qui Cagnoni giustappone ogni situazione a un avvenimento drammatico. Percorrendo la mostra si percepisce il suo lavoro come integrazione e continuità del processo creativo, che si sovrappone alla stampa delle fotografie a mano. In qualità di osservatore della realtà Cagnoni è assolutamente consapevole di quello che sente e che lo circonda: tutto è amplificato da lunghe ore passate in solitudine a osservare attentamente una forma, un’ombra , un gruppo o una sequenza di eventi. Il tempo che passa, i suoi ricordi e la qualità della luce, i suoni che cambiano arrivando dall’ambiente circostante, tutto è catturato nelle sue fotografie con magico realismo. Le sue immagini sono allo stesso tempo elegantemente austere e sorprendentemente sensuali. Vicine alla tragedia classica, hanno una forte presenza fisica e ottica. Incorporando lo spazio intorno ai soggetti fotografati, hanno aiutato a ridefinire la direzione del fotogiornalismo post bellico. Parrà strano, ma dal 2010 nelle sue immagini sono sempre più importanti i colori intensi, tanto che oggi è considerato un pregevole colorista della natura. La mostra, che espone circa 100 lavori, incomincia con una serie di “dipinti” e opere fatte a mano. Le fotografie degli inizi degli anni 60 mostrano il passaggio dalla bidimensionalità alla tridimensionalità e la nascita di un nuovo vocabolario nel fotogiornalismo. Si prosegue esplorando la ricerca che Cagnoni ha condotto sul campo, durante la quale ritrae i “Warriors”(guerrieri) della guerra di Cecenia nel 1995 ( fotografie scattate nelle retrovie di Grozny durante il conflitto). Il suo è uno sguardo diverso sui retroscena della guerra. I lavori svolti tra gli anni 60 e 70 attingono a molte delle fonti che hanno galvanizzato l’opinione pubblica. La mostra si muove poi attraverso gli anni 80 con una serie di fotografie intense, finendo con le più recenti, piene di colori, Memorie Sovvertite.

Professor Victor De Circasia

Opera

Romano Cagnoni ci seduce con fotografie dal profondo significato, che esplorano un ampio panorama storico e politico. Pioniere del fotogiornalismo moderno e fotoreporter tra i più espressivi, Cagnoni ha sviluppato un metodo unico, appropriandosi di tutte le opportunità offerte dalla fotografia. Ci fa conoscere una verità tante volte oscurata dalla pubblicità e dagli interessi dei media, più favorevoli a notizie triviali o frivole, in un lavoro che si sviluppa all’interno di situazioni difficili come conflitti sociali, guerre e cambiamenti politici.

Cagnoni ha una totale conoscenza del potere dell’immagine. La sua abilità di raccogliere visualmente dichiarazioni che possono parlare più delle parole gli permette di trasformare il fotoreportage in veicolo di sapere, di ricerca e di arte all’avanguardia, inserendolo nel grande mondo della comunicazione di massa.

Cagnoni vede le sue fotografie come una maniera cruciale per rivelare l’alterazione tra realtà e apparenza in un tempo di crescenti incertezze: secondo lui hanno il compito di formare le opinioni del pubblico. Studia progetti: sceglie avvenimenti politici risaputi e a questi sovrappone le sue immagini, per alterarne radicalm ente il significato, offrendo un ruolo attivo al suo disegno e modellando le esperienze di tutti i giorni. Cattura le esperienze contradditorie della modernità appropriandosi in modo intelligente della fotografia e dando così forma visiva alle sue convinzioni sociali e politiche.

Professor Victor De Circasia

Personali

1966, Florence Floods, Swiss Cottage Library, London 
1969, Biafra,  “Spectator magazine” Trafalgar Square tent, London
1972, Fotografie di Romano Cagnoni, Istituto Italiano di Cultura, London
1975, Romano Cagnoni: un testimonio dell’epoca, Galleria Il Diaframma, Milano
1975, Romano Cagnoni, Galleria Bonomo, Bari
1975, Romano Cagnoni - L’avanguardia americana, Museo Correr, Venezia
1976, Romano Cagnoni, Biblioteca Civica, Castiglione Olona (Varese)
1976, Romano Cagnoni, University Museum, Città del Messico
1976, Romano Cagnoni, Galleria Diaframma Immagine, Brescia
1977, Romano Cagnoni, Biblioteca Civica, Mattarello (Trento)
1978, Romano Cagnoni - Incontri Internazionali di Fotografia, Museo Civico, Bologna
1982, Romano Cagnoni, Biblioteca Civica, Cordenons (Pordenone)
1984, Geometria del dolore, Palazzo Braschi, Roma
1985, Romano Cagnoni, Palazzo Todeschini, Desenzano del Garda (Brescia)
1985, Geometria del dolore, la Versiliana, Versilia (Lucca)
1985, Pietrasanta & Figli, Chiostro Sant’Agostino, Pietrasanta (Lucca)
1985, Cave, Comune di Carrara, Carrara
1986, Cave, Internazionale Marmi Macchine, Carrara
1987, Geometria del dolore, Chiesa di S. Filippo, Osimo (Ancona)
1988, Caro marmo, Galleria IF, Milano
1988, Caro marmo, Versiliana, Versilia (Lucca)
1989, Caro marmo, California Museum of Science and Industry, Los Angeles
1990, Caro marmo, Palazzo Lanfranchi, Pisa
1991, Caro marmo, Foto Italia Expo, Fiera, Gorizia
1991, Materia, artigiani, scultori, Chiostro di Sant’Agostino, Pietrasanta (Lucca)
1991, Ritratti di scultori, Galleria La Subbia, Lido di Camaiore (Lucca)
1993, War in Yugoslavia, Istituto Italiano di Cultura, New York-Washington-Chicago-Los Angeles
1994, Romano Cagnoni, ACTA International, Roma
1994, Caro marmo, Villa Gori, Stiava (Lucca)
1994, Ex Jugoslavia, Meeting, Rimini
1995, Caro marmo, Istituto Italiano di Cultura, Tokyo
1998, Romano Cagnoni - Conflitti, Palazzo Ducale, Atri (Teramo)
1998, Caro marmo, Palazzo Micheli Pellegrini, Carrara
1999, Romano Cagnoni - Fotografia totale, Università del Melo, Gallarate (Varese)
2000, Romano Cagnoni retrospettiva – Il Mondo a Fuoco – Palazzo Te, Mantova
2001, Con Brio, Villa Gori, Stiava, Lucca
2003/2004, Chiaro Scuro, Palazzo dell’Arengario, Milano
2009, Contenuti, WavePhotoGallery, Brescia
2009, Romano Cagnoni-Racconti inediti, Quaglietta (AV) Borgo Medioevale
2009, Romano Cagnoni-Ad Ampio Raggio, Altidona (FM)
2010, Romano Cagnoni, Premio Città di Trieste al Reportage, proiezione e conferenza
2010, ChiaroScuro, proiezione e conferenza, Chelsea Arts Club, London
2010, Brief Encounter, Blacks, London
2010, Romano Cagnoni, Nordic Light Festival, Kristiansund, Norway
2011, La guerra negli occhi, Gallerie Piedicastello Trento
2011, Chelsea, Proud Gallery, London
2012, Upside down memories, Palazzo Mediceo Seravezza

Collettive selezionate
 

1971, Color supplement photo-journalists, The Royal Photographic Society, London
1971, Witness, 4 photographers, Photographer’s gallery, London
1975, Momenti ed Aspetti della Fotografia Italiana, Sicof, Fiera di Milano, Milano
1975, 9 anni della Galleria dell’Immagine “il Diaframma”, Padova
1977, Dix ans de il Diaframma, Maison Européenne de la Photographie, Chalon sur Saône
1977, L’occhio, la macchina, la realtà, Istituto Italiano di Cultura, Tokyo
1978, Fotografia Italiana, Rencontres Internationales de la Photographie, Arles
1979, The Italian Eye, Alternatice Center for International Arts, New York
1979, Fotografia italiana contemporanea, Unesco, Venezia
1979, La fotografia italiana, Museo de Arte Carrillo, Città del Messico
1979, Reportage, Chiostro di Voltorre, Gavirate (Varese)
1980, Politics & Photography, Project Studios 1, New York
1980, A Sud del Sahara, Palazzo Gambalunga, Rimini
1980, Fotografie africane, Palazzo Isimbardi, Milano
1981, L’informazione negata, Pinacoteca Provinciale, Bari
1981, Fotografia, VIII Premio Scanno, Scanno (L’Aquila)
1982, Italia degli italiani, China Art Gallery, Pechino
1982, Guerra e Pace, Terni e Torino
1983, 15 anni della galleria “il Diaframma”, Palazzo Lanfranchi, Pisa
1983, Kindness, the Keflex Collection, The Hamilton gallery Londra
1983, 15 anni della galleria “il Diaframma”, Chiostro S. Maria della Lobra, Massa Lubrense (NA)
1983, La photographie italienne contemporaine, Musée Ancien, Grignan
1984, Trees, Photographer’s Gallery, Londra
1986, Chi troppo, chi niente, Teatro del Falcone, Palazzo Reale, Genova
1988, 20 anni di Fotografia Italiana, Sala Consiliare, Comune di Savona
1988, I fotografi del Venerdì di Repubblica, Galleria “il Diaframma”, Milano
1989, Life: Through the Sixties, International Center of Photography, New York
1990, Il Mondo dei fotografi, Casa di Giulietta, Verona
1990, A Day in the Life of Italy, Nikon House, New York
1991, La festa dell’Unità, Festa Nazionale de l’Unità, Bologna
1992, 25 anni d’attività della Galleria “il Diaframma”, Galleria “il Diaframma”, Milano
1993, Il bacio, Casa di Giulietta, Verona
1994, Compagni di viaggio, 6ª Rassegna Internazionale di Fotografia, Cassero Senese, Grosseto
1996, Gli anni ’60 – Le immagini al potere, Fondazione A. Mazzotta in Foro Buonaparte, Milano
1997, The Coca-Cola Bottle, Design Museum, Londra
1997, Immagini e parole dalla ex-Jugoslavia, Orto Botanico, Lucca
1997, Il grande reportage italiano, Villa Bottini, Lucca
1998, Pagine di fotografia italiana 1900-1998, Galleria Gottardo, Lugano
1999, La mia patria il mondo, Parco Acqua Santa, Chianciano Terme
2000, Le Siècle du Corps – Photographies 1900-2000, Musée de l’Elysée, Losanna
2001, Friendship, Grand Central Station, New York
2005, Soldiers, Palazzo Arese Borromeo, Cesano Maderno, Milano
2009, Ombre di Guerra, Rotonda della Besana, Milano
2011, Ombre di Guerra, Maison Européenne de la Photographie, Paris
2011, Auction of Exceptional Photographs, PhotoVoice London

 

 

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