FOTOGRAFI

Vincenza De Nigris



Vincenza De Nigris (nata nel 1985 ad Andria), è una fotografa italiana, Ha conseguito una laurea specialistica in fotografia presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. La sua tesi in Narrative Photography è il punto iniziale della sua ricerca.
Dopo gli studi, inizia a collaborare con diversi fotografi professionisti sia di moda che di still life, collabora per un semestre come assistente alla didattica presso l'Università degli Studi della Repubblica di San Marino, dove insegna post produzione e storia della fotografia contemporanea; tiene diversi workshop sulla Narrative and Staged Photography in diverse strutture e istituti d’arte come: Naba (Milano), Spazio Forma(Milano) e il Politecnico di Bari. Si trasferisce a Torino nel 2011 e comincia a collaborare con lo studio Loft25 dove tiene corsi tematici e whorkshop di fotografia.
Nell’Aprile 2012 partecipa ad una conferenza come relatrice assieme a Nino Migliori e Marco Signorini, presso il Teatro Magnolfi di Prato. A Giugno dello stesso anno ha preso parte come relatrice insieme a Giovanni Chiaramonte, Francesca Fabiani, Marco Signorini, Carlo Garzia e altri esperti al Convegno nazionale su Paesaggi, Luoghi, Scenari presso Il Museo della Fotografia del Politecnico di Bari.
Nel corso degli ultimi anni ha partecipato a diverse mostre collettive e premi tra cui Affordable Art Fair a Milano, nella sezione “Young Talent”, “Planète Femmes” presso Alliance Française di Bari, “Accademia” presso la galleria Metronom di Modena, “I volti di Milano” presso il Teatro Franco Parenti di Milano.
Nel Febbraio del 2013 realizza una sua mostra personale “Narrative Photography” presso il Castello Svevo di Bari, curata da Carlo Garzia.

Opera

"La narrativa è il punto di partenza del mio lavoro, è il mezzo con il quale riesco a descrivere ciò che vedo; il processo che mi porta a realizzare le immagini è complesso e metodico: quando trovo un’ambiente o una persona che mi colpiscono comincio ad immaginare una scena, una storia e la traduco in una sequenza fotografica. Inizio così a pensare a come costruirla, a studiare la composizione, la luce e i colori, contemporaneamente inizio la ricerca della location, dei soggetti e degli abiti. Le immagini che realizzo sono una sorta di film-still, come se fossero state estrapolate da una storia più ampia e spesso possono vivere in modo indipendente l’una dall’altra. Nelle mie immagini non vi è la pretesa di una storia oggettiva e univoca, ma bensì queste sono solo delle tracce, degli spunti per l’osservatore, affinché ciascuno riesca ad entrare nella sequenza e a costruirsi una propria narrazione."

Vincenza De Nigris

"Epifanie Urbane" sono dei racconti aperti senza né inizio né fine.
Le immagini dei racconti possono avere vita autonoma o possono funzionare in sequenza. Ogni immagine è un frammento di un racconto, di un’azione, di una riflessione. La chiave di lettura del progetto non è strettamente vincolata al mio racconto di base che ho voluto mettere in scena, ma offre uno spunto per una lettura aperta e senza vincoli. Non m’interessa che venga compresa la storia narrata, mi interessa invece, che ogni immagine o sequenza possa portare ad immaginare un racconto. 

"Melancholy" è un progetto legato al piano sentimentale che si trascrive attraverso l’uso della luce. Si tratta di semplici connotazioni, stati d’animo essenziali, fissati in figure che appartengono ad un immaginario romantico rivisitato. Le donne ritratte in scenografie minimali sono rappresentate in una sospensione temporale, qualcosa che sta per accadere, un’azione che non è stata ancora compiuta.
Quello che emerge da queste immagini sono la sensibilità d’animo, la bellezza estetica e la possibilità dell’immaginazione. 

"Young Women" è un lavoro che ha come punto di partenza il periodo di fragilità e di vulnerabilità che caratterizza il passaggio dall’adolescenza all’età adulta: un periodo fatto d’inquietudine e smarrimento, di profonde riflessioni e allo stesso tempo di impulsività e tensioni che si tramutano in ribellione.
Il colore rosso e la presenza di una figura femminile, sono la costante che definisce l’evolversi degli stati d’animo che cambiano forma quando si diviene adulti.
La figura femminile ritratta in entrambi i periodi della vita, non svela mai la sua identità e non vi è alcun bisogno che lo faccia: la sua postura, l’ambiente e gli abiti che indossa ci trasmettono le sensazioni ed il racconto.

"Volubilità" è un progetto che è visto come il proseguimento di Young Women; il nome stesso del progetto “Volubilità” fa intendere che si tratta di qualcosa che si evolve, che cambia forma, qualcosa che è incostante come lo è uno stato d’animo ad esempio. Si tratta di qualcosa di imperscrutabile, un equilibrio labile tra ansia e serenità, umori altalenanti che si susseguono ciclicamente.

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